domenica 28 ottobre 2012

stiamo diventando una infelice nazione di suicidi


LA NOTTE DELLA REPUBBLICA: 

<stiamo diventando una infelice nazione di Suicidi
""un cecchino chiamato fallimento"" In Veneto, ancora suicidi tra gli imprenditori, soldati disarmati davanti alla crisi: quattro casi soltanto nell'ultima settimana di settembre""

questo era infatti il titolo dell'articolo di Cesare Fiumi, pag.28 su SETTE Corriere della Sera del 12 ottobre.

Ed a questi, di medi picco
li imprenditori vistosi privati anche della voglia di vivere dalla politica reazionaria attuale della nostra Italia, si aggiungono i tanti anche poveri lavoratori che si sono arresi anche essi suicidi
Uno tra i tanti, purtroppo riuscito di suicidio dinanzi a Montecitorio il messe scorso. Uno, al momento per fortuna non riuscito, l'altro ieri davanti al Quirinale. 

E, questo ultimo gesto di infelice disperazione ci deve consentire di vedere l'enormità della crisi che affama letteralmente tanta parte del nostro pop
olo italiano. 

Era infatti un immigrato, rumeno, colui che ha tentato di uccidersi, dandosi fuoco, davanti al Quirinale, perché scopertosi incapace di assicurare lecitamente almeno pane e alloggio alla sua famiglia.

E perché, questa ultima manifestazione di disperazione totale di un amico immigrato qui da noi ormai da tempo ci porta un messaggio di angoscia anche più grande di altri simili messaggi di sventura collettiva attuale?

Perché la nostra immigrazione prevalente, avvenuta nella consueta cinica sicumera bugiarda nazionale,si è adattata per così dire a tutto, sia nel bene che nel male, per potersi sedere a tavola anche essi del lavoro nazionale. 

Ma quando vedi che, anche <le formiche> immigrate adesso muoiono di fame, perché sotto il <tavolo del lavoro italiano nazionale> non trovano più nemmeno briciole anche per loro per conservare la voglia personale di campare, allora, se non sei un delinquente contro la tua stessa Nazione, non puoi non vedere che in mezzo ad essa hai scatenato volontariamente la disperazione. E non solo nazionale.

Ma la nostra Informazione prevalente, figlia e padrona del Regime italiano attuale, pare occupata altrove. 
A scrutare il <sesso delle mosche> di altrui primarie; o scrutare l'oroscopo alterno di altrui <si candida o smette>; 
senza mai chiedersi e documentarci: ma che Programma di rimedi proponete alla nazione per non morire di fame?
non c'è del resto da meravigliarsi: scrutano infatti LA VOCE DEL PADRONE. Attuale.

Ma il popolo italiano pare già essere altrove con il suo dissenso.

EPPURE, anche se è già molto, NON BASTA. Per cambiare veramente e in meglio.

ADESSO SERVE METTERCI LA FACCIA ED ANCHE LE MANI. Tutti assieme e come persone in un altro SOGNO condiviso da sognare.
Ed abbandonare ala loro sorte solitaria e già perdente i signori del regime attuale e i loro <guardaspalle>.

NON VORREMO MICA, altrimenti, consegnare alla storia a venire: E POI LA NAZIONE ITALIANA SI ESTINSE NEI SUICIDI IMPOTENTI DI MASSA PER DISPERAZIONE...
Facciamoci forza e coraggio, invece, e tutti assieme. IL VOTO, come scheda non hanno ancora osato sopprimercelo:
USIAMOLO ASSIEME PER UN PROGETTO CONDIVISO per cambiare.
E mandiamo nello sconforto, al posto nostro, il Regime parassita che tuttora ci opprime e ci spinge al suicidio.

Cambiare si può. 
Non gettiamo la Vita. 

Gettiamo via le Forze che compongono il cupo Regime italiano attuale economico sociale.

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